Perchè il passaporto per animali?

Per viaggiare all’estero con il loro proprietari anche gli animali devono essere muniti di “passaporto per animali” per i Paesi dell’Unione Europea e di Certificato di espatrio per gli altri Paesi esteri.

Le indicazioni che seguono non  riguardano i movimenti commerciali di animali destinati alla vendita.

  • Il numero massimo di animali da compagnia (cani, gatti e furetti) che possono accompagnare il proprietario o la persona autorizzata per ogni singolo viaggio è pari a 5 animali (articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 576/2013).
  • Può essere superiore a cinque nei casi di partecipazione a competizioni, mostre, o eventi sportivi oppure per allenamenti finalizzati a tali eventi (articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) 576/2013).
  • Il documento è obbligatorio per lo spostamento degli animali tra Stati membri e per la loro reintroduzione nel territorio comunitario in provenienza da un Paese terzo.
  • È importante ricordare che se per partire serve solo il certificato internazionale, per rientrare in un Paese europeo occorre il passaporto europeo.

A livello europeo la disciplina per la movimentazione non commerciale degli animali da compagnia tra i Paese membri è contenuta Regolamenti n. 576/2013 e 577/2013.

Cosa serve per il passaporto europeo

Il passaporto in Italia è rilasciato dai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale su richiesta del proprietario. Il passaporto può essere rilasciato presso tutti gli sportelli abilitati all’anagrafe canina di tutte le ASL del Lazio, indipendentemente dalla residenza del proprietario dell’animale. Tuttavia, nei periodi in cui le domande di rilascio si concentrano e risultano eccezionalmente numerose, la ASL darà priorità ai residenti nel proprio territorio.

Tutti gli animali per i quali è richiesto il passaporto devono avere il microchip.

Per ottenere il passaporto per animali europeo è obbligatoria la vaccinazione antirabbica. Per questo è necessario:

  • che la vaccinazione sia  stata eseguita su un animale con almeno 12 settimane di età
  • la data di somministrazione del vaccino sia successiva alla data di identificazione dell’animale (impianto microchip)
  • siano trascorsi almeno 21 giorni dalla prima somministrazione del vaccino antirabbico.

Il passaporto può essere rilasciato anche prima, ma sullo stesso sarà indicata la data di inizio validità del vaccino nell’apposito spazio “valida a decorrere dal”.

La vaccinazione può essere fatta presso gli ambulatori della Asl dove sia prevista questa prestazione sanitaria, comunque a pagamento, o presso il veterinario di fiducia. Se il veterinario scelto è accreditato presso la Regione Lazio inserirà i dati del vaccino somministrato e il periodo di validità nell’anagrafe, così che risulti immediatamente alle verifiche della ASL prima del rilascio del passaporto.

Per la richiesta di rilascio del passaporto è consigliabile la presenza del cane per effettuare la lettura del microchip.

Costi passaporto per animali

Queste informazioni sono valide per la REGIONE LAZIO.

Il costo per il rilascio del passaporto è di € 19,00– comprensivo dei costi per la lettura di verifica del microchip, per la registrazione delle vaccinazioni ed eventuali eventi sanitari ove necessari. Nei casi in cui sia necessaria la visita clinica (ad esempio se richiesta obbligatoriamente dalle compagnie di trasporti) il costo aggiuntivo, se la visita è effettuata dalla ASL, è di € 15,00. Le tariffe sono suscettibili di aggiornamento, secondo il tariffario approvato a livello regionale.

Il passaporto è gratuito per gli animali dati in adozione dai canili/gattili sanitari e canili rifugio.

Il rinnovo del passaporto

Il rinnovo del passaporto consiste nella registrazione della nuova vaccinazione antirabbica. La tariffa è di € 8,00. Il passaporto, pertanto, deve essere aggiornato, ma non sostituito.
La validità del passaporto è determinata dalla data di scadenza della vaccinazione antirabbica.

Cittadini stranieri in Italia

I cittadini stranieri, se domiciliati in Italia, possono richiedere il passaporto per animali.

In questo caso, è sufficiente una autocertificazione del domicilio, oltre che il possesso di tutti i requisiti previsti per il rilascio del passaporto.

È riconosciuta la validità del passaporto europeo rilasciato da altre Regioni o Paesi UE; tuttavia, è necessaria la registrazione nell’anagrafe canina della Regione Lazio. La tariffa applicata per tale registrazione è di € 8,00.

Il certificato internazionale di espatrio

Per i Paesi extra UE – compreso il transito attraverso tali Paesi – è utilizzato un certificato internazionale anziché il passaporto europeo. Tuttavia, si ricorda che per rientrare in un Paese europeo da un Paese Terzo è comunque sempre necessario avere il passaporto europeo. Si consiglia quindi chi parte per un Paese Terzo con l’intenzione di rientrare in Europa di avere con sé anche il passaporto, oltre il certificato internazionale.

In base al Paese di destinazione, molto diverse e soggette a variazione sono le indicazioni e gli obblighi per autorizzare l’espatrio. Pertanto, si consiglia sempre di verificare presso le ASL o le Autorità consolare del Paese le regole vigenti al momento della partenza.

Alcuni esempi:

Per l’ingresso in alcuni paesi extra UE (ad es. Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Sud Africa) o per il rientro da Paesi Terzi non compresi nell’ Annesso II del Reg. CE 577/2013, è richiesta la registrazione sul passaporto della titolazione degli anticorpi per la rabbia.

La titolazione serve a verificare che l’animale vaccinato in precedenza (almeno 30 giorni prima), abbia prodotto anticorpi neutralizzanti nei confronti del virus della rabbia, pertanto è necessario sottoporlo a un prelievo ematico da parte del proprio veterinario il quale provvederà all’invio del campione ad un laboratorio riconosciuto dall’UE; per il Lazio si fa riferimento all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (IZS).

Smarrimento passaporto per animali

Lo smarrimento del passaporto deve essere tempestivamente denunciato  all’Autorità (Carabinieri, Polizia, Polizia municipale) e la denuncia deve essere trasmessa alla ASL che lo ha rilasciato.

Casi particolari

– Gran Bretagna, Irlanda e Malta non consentono l’ingresso dei cani appartenenti alle seguenti razze o loro incroci: Pit Bull Terrier, Tosa Giapponese, Dogo Argentino, Fila Brasileiro.

– Il certificato di norma ha la validità di 10 giorni, ma per alcuni Paesi i tempi possono essere diversi (ad esempio per Giappone 48 ore, Colombia, Messico, Indonesia vale al massimo 5 giorni, Giordania 14 giorni etc.).

– Occorre sempre chiedere informazioni al Consolato del Paese di destinazione, perché in alcuni casi è previsto anche un permesso di importazione come nel caso di Australia, Emirati Arabi, Islanda, Israele, Liberia, Seychelles e Singapore ed altri.

In altri casi, come ad es. per Kenia e Venezuela il certificato di espatrio, firmato da un veterinario ufficiale con firma depositata, deve essere convalidato dalla Prefettura.

Alcuni paesi come le Maldive non consentono l’ingresso ai cani mentre altri paesi non permettono l’ingresso ai cani di alcune razze: ad es. in Qatar non accettano i Rottweiler. Importante ricordare che paesi come Australia e Nuova Zelanda hanno una quarantena di minimo 30 giorni.

Per la movimentazione di specie CITES (in particolare uccelli, rettili) occorre preventivamente contattare il servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato.

Fonte: Regione Lazio

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