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Animali provenienti dall’Ucraina

Vista la tragica situazione ucraina e l’arrivo di rifugiati con animali a seguito, il Ministero della Salute ha diffuso una nota sulle misure dii prevenzione e controllo della rabbia per animali d’affezione provenienti dall’Ucraina.

Scrive il Ministero della Salute

In considerazione della preoccupante situazione che si è sviluppata in Ucraina, è stata diffusa una nota riguardo le misure eccezionali per l’ingresso di animali domestici nell’UE al seguito di rifugiati.
La Commissione europea, per favorire l’introduzione di pet provenienti dall’Ucraina, ha dato la possibilità ai paesi membri di derogare quanto stabilito dal Regolamento (UE) 576/2013.

Il Ministero della salute ha immediatamente informato la Commissione europea e i Paesi membri di accettare la possibilità di introduzione in Italia di animali da compagnia movimentati al seguito dei cittadini provenienti dall’Ucraina senza la preventiva richiesta e il preventivo rilascio dell’autorizzazione prevista dall’articolo 32 del regolamento (UE) 576/2013, anche al fine di tutelare il rispetto del benessere degli animali.

Il Ministero ha infatti chiesto ai Paesi membri, nel caso di controlli effettuati alle frontiere, di comunicare all’indirizzo e-mail [email protected] la/le specie e numero di animali, l’identificazione degli stessi (se possibile), il nome del proprietario e l’indirizzo di destinazione in Italia per poter fornire poi informazioni ai servizi veterinari territorialmente competenti e gestire correttamente gli animali introdotti.

Non è consentita l’introduzione sul territorio nazionale di cani e gatti ospitati nei rifugi/canili e di cani e gatti randagi avente origine Ucraina. Possibilità di attuare il periodo di osservazione presso il domicilio del proprietario

Poiché crescono le preoccupazioni per il rischio di importazione nell’Unione Europea del virus della rabbia, la cui circolazione in Ucraina è diffusa, facendo seguito alla precedente nota divulgata in argomento (DGSAF n. protocollo 0005252 del 28/02/2022), la Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari ha divulgato una nuova circolare con la quale ha condiviso i contenuti del parere richiesto al Centro Nazionale di Referenza della Rabbia con l’obiettivo di prevenire e controllare eventuali rischi per la salute sia per gli stessi profughi che per gli animali al seguito e le altre persone presenti sul territorio nazionale.

Riportiamo la nota:



Foto di copertina di vasilisa.via form PxHere